Mi sono mancati i commenti, mi è manato curiosare tra i blog, i nuovi post, le foto di piatti appetitosi.
Ma questi mesi sono stati pieni di novità e di esperienze, che in qualche modo hanno sconvolto la mia quotidianità e mi hanno fatto scoprire nuovi orizzonti. Prima tra tutte: lo scambio in Francia a fine Marzo, organizzato dalla scuola. Per mesi interi ho immaginato come sarebbe stato il mio corrispondente, la sua famiglia, o la Francia stessa. E, lo ammetto, credevo che non avrei capito una parola, invece, fortunatamente mi sono trovata benissimo.
Seconda novità, ho saputo da poche settimane di aver vinto una borsa di studio di un mese in Irlanda quest'estate e, anche questo, mi ha sconvolto non poco.
Terzo e, beh ultimo, le scorse settimane ho parteciparo a un corso di cucina a Cremona. Un giudizio: assolutamente favoloso!
Ebbene, tra tutte queste novità, ovviamente dei ritagli di tempo per la cucina li ho trovati, tanto che il cellulare è pieno di fotine di piatti, dolci, focacce che aspettano solamente di fare la loro comparsa sul web.
Quella che sto per scrivere è una ricetta che ho imparato al corso :) e che mi è piaciuta talmente poco che la settimana successiva ho deciso subito di replicarla. Alla fine, il risultato era più che discreto direi...
Sono felice di presentare....  : P






Filetti di orata con salsa alle zucchine e zafferano:
- 4 filetti di orata
- 3/4 zucchine medie o fiori di zucca
- 250 panna fresca
- una bustina di zafferano
- 1 scalogno
- farina
- burro
- olio
- prezzemolo fresco
- sale & pepe


In una pirofila far scaldare olio e burro insieme con il sale e il pepe. Infarinare i filetti di Orata e porli nella pirofila, sfumando dopo pochi minuti con vino bianco o flambarli con un goccio di cognc. Nel frattempo tagliare le zucchine in modo da utilizzare solo la parte esterna, verde. Tagliarla quindi a piccoli rombi. Far soffriggere lo scalogno tritato con un goccio d'olio in una padella e aggiungere poi le zucchine o i fiori e cuocere per 15 minuti circa. A questo punto aggiungere la panna fresca ed infine lo zafferano, salare e pepare e lasciar quindi ridurre la salsina.
Scaldare i filetti in forno molto caldo per 2 o 3 minuti e tenere la salsa bollente.
Servire l'Orata, mettendo la salsa sui filetti, decorando con il prezzemolo.




La stagione delle zucche è, mio malgrado, quasi finita e ormai non se ne trovano più di buone e saporite. Perciò, prima che spariscano del tutto, ho deciso di fare un'ultima ricetta "arancione", a base di zucca...
Ciò che è venuto fuori è un morbidissimo pane, molto gustoso....


Pane alla zucca:


-500 g farina 00
- 25 g lievito
- 1 cucchiaino di zucchero
- 80 g latte tiepido
- 1 uovo
- 40 g olio EVO
- 250g zucca sbucciata e lessata
- 10 g sale




Porre la farina a fontana o nel recipiente dell'impastatrice, formando una cavità nel mezzo. Sciogliere il lievito nel latte con lo zucchero e mescolare il tutto dentro la cavità della farina, lasciando lievitare per 15 minuti.
Spargere il sale sulla farina, ai bordi, aggiungere le uova, l'olio e la zucca e lavorare l'impasto per almeno 10 minuti.
Formare una palla, porla in un recipiente, coprirla e lasciare lievitare per circa 30 minuti o fino a quando non sarà raddoppiata.
Posare l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato e formare dei panini con forme a piacere.
Collocarli poi sulla teglia precedentemente foderata con la carta da forno e lasciare lievitare per altri 30 minuti circa. Infornare nel forno a 220°C circa per 20 minuti.



Domani mattina, dopo aver infilato in valigia le ultime cose, partirò con i miei genitori. La destinazione? Beh, Roma, la capitale del mondo antico, la città dove storia e attualità si uniscono in un connubio affascinante e incantevole.
Quindi, se nei prossimi giorni vedete una testa ricciola e un paio di stivali da moschettiere, che si aggirano per i musei capitolini, ammirando le opere d'arte, beh quella sono io, mentre tento di spiegare ai miei e a mia sorella amno un po' di ciò che la mia professoressa di storia dell'arte mi ha trasmesso, durante le sue lezioni di storia romana.
Tuttavia, prima di salutare Cremona per qualche giorno, saluto tutti voi e auguro a tutti un felice 2009!!!!
E scrivo anche la ricetta del primo piatto della Vigilia di Natale, rigorosamente a base di pesce.

Crêpes di salmone affumicato gratinate alla panna:
-100 g farina
-2 uova
-2,5 dl latte
-25 g burro
-un pizzico di sale

-250 g salmone affumicato
-250 g ricotta
-erba cipollina
-sale & pepe
-mezza cipolla
-olio evo

-un vasetto di panna
-poco latte
-un cucc.ino abbondante di farina
- grana

Preparare le crepes sbattendo le uova con il sale e poco latte. Aggiungere poi la farina mescolando con una frusta e il burro fuso e il latte restante. Mescolare fino a orrenere un composto privo di grumi.
Ungere quindi una padellina con poco burro e cuocere poca pastella per volta, girando le crepes  dopo circa due minuti. Quando sono cotte disporle su un piatto, frapponendo tra una e l'altra un foglio di carta assorbente o di scottex.
Per quanto riguarda il ripieno, far soffriggere la cipolla tritata un una padella con poco olio. Successivamente unire il salmone affumicato tagliato a fettine sottili e sminuzzarlo nella padella con una forchetta. Quando è cotto, toglierlo dal fuoco e lasciarlo intiepidire. Aggiungere poi la ricotta e mescolare i due ingredienti in modo che siano ben amalgamati.
Spalmate sulle crepes un cucchiaio di ripieno abbondante e richiuderle in quattro parti, a portafoglio. Disporle quindi in una teglia ricoperta con la carta da forno.
Nel frattempo far scaldare la panna in un pentolino con una manciata abbondante di grana, la farina e poco latte. Mescolare fino a quando non si otterrà una crema densa e omogenea. Ricoprire con la crema  le crepes e infornarle a 180-200°C per circa 30 minuti, gratinandole gli ultimi cinque minuti. Sfornare, servire....e bon apétit

p.s.: Buon 2009 a tutti!!!!

Bye, Arianna



Con grande gioia da parte di tutti gli studenti, la scuola è finita e le vacanze sono appena iniziate.Qui a Cremona il sole splende, fa fresco, ma la giornata si annuncia piacevole. Sono seduta alla scrivania, a sorseggiare un buon cappuccino, ascoltando Michael Buble e, finalmente, aggiorno il blog, che si è appena risvegliato, con un nuovo look tutto natalizio, da un letargo lungo quasi un mese.
Ora però devo proprio scrivere la ricetta di questa torta, perchè tra poco esco per andare a prendere gli ultimi regali, e mi butto anche io nella foga delle compere di Natale.
Perciò...


Crostata di ricotta e cioccolato gianduia:
- 200g burro
- 200g zucchero
- 400g farina bianca
- 2 uova
- vanillina
- un pizzico di sale

- 1\2 l di latte
- 4 tuorli
- 125g zucchero
- 50 g farina bianca
- 80 g cioccolato gianduia
- 100g ricotta fresca

Lavorare tutti gli ingredienti per la frolla (io uso sempre il robot), fino ad ottenere un impasto ben amalgamato. Avvolgere nella pellicola e porre in frigo per 30 minuti circa.

Per la crema, portare sul  fuoco il latte e sbattere i tuorli in una terrina con lo zucchero, unire poi la farina. Versare il latte bollente e riportare sul fuoco mescolando con una frusta fino a far addensare. Versare la crema in una terrina e unirvi il cioccolato tritato mescolando con un cucchiaio  fino a ottenere una crema omogenea. Lasciare raffreddare e incorporare la farina. 
Stendere sul piano infarinato la pasta frolla e foderarvi una tortiera imburrata e infarinata. Bucherellare il findo e riempire con la crema. Livellare la superficie e decorare a piacere, con striscioline o forme. Pennellare la crostata con poco latte e infornare a 180 °C per circa 30 minuti. Fare raffreddare in frigo e servire.


SSL20022
    
                                                                                                                         
Ebbene si, dopo più di un mese, ho trovato finalmente il tempo di farmi di nuovo viva. Infatti, sono stata occupata soprattutto con la scuola, ma anche con i campionati di pallavolo, iniziati ormai da un po', e le trasferte per giocare alle nove di sera a Milano o Pavia. Tuttavia un po' di tempo per cucinare l'ho trovato e, per la colazione o il té delle cinque, che ormai è diventato un appuntamento fisso considerato il freddo di questi giorni, ho preparato les madeleines. Anche se  sono uscite un po' bruciate, per via del mio forno che comincia ad avere, mio malgrado,  qualche acciacco dell'età.

Les madeleines:
- 275 g farina bianca 00
- 225 g di burro
- 230 g di zucchero
- 4 uova
- 1 bustina di lievito per dolci

Tagliare il burro a pezzi, farlo fondere al microonde o a bagnomaria e, appena è fluido, lasciarlo raffreddare completamente.
Nel frattempo montare le uova con lo zucchero fino a renderle spumode e di colore chiaro. Unire delicatamente la farina e il lievito setacciati. Fare riposare un' ora circa a temperatura ambiente.
Eliminare con un cucchiaio la crema bianca che si è formata sul burro e unirlo al composto amalgamando bene e lasciare al fresco per 30 minuti.
Imburrare e infarinare uno stampo da madeleine e versare una cucchiaiata abbondante per ogni stampino. Infornare per circa 8 min a 240°C. Sformare i dolcetti e lasciare raffreddare.


Ringrazio davvero di cuore Germana che mi ha assegnato il premio "Arte ponto Vida".


 Le regole sono di indicare chi ti ha dato il premio, e l'ho fatto, spiegare il motivo dell'apertura del blog e dire qual'è la propria arte preferita.
Beh, io ho aperto questo blog per raccogliere e ordinare tutte le ricette che sperimento, ma non solo, anche per creare un piccolo universo dove imprimere le esperienze della mia esistenza, e poterle rileggere, un giorno, con un sorriso.

L'altra regola del premio invita a scrivere la proria arte preferita. Secondo il mio parere, ogni persona, nel suo modo si vivere, di vestirsi, di comportarsi lascia trasparire la propria personalità e il proprio modo di essere. Questa è appunto la mia arte preferita: l'essere sè stessi, senza vincoli dati dalla moda o da ciò che è popolare in questo periodo, senza pregiudizi o discriminazioni.


                                                                                                                                                                                      
SSL20083
Scrivo qui, davanti al computer, sommersa dai libri. Tra un compito e l'altro mi sono conessa dieci minuti per aggiungere questa ricetta molto rapida, di quelle che puoi preparare il sugo alla sera e il giorno dopo all'una è ancora buono, cosa che a casa mia si fa spesso per via della  scuola.
Perciò,  visto e consiedrato che tra poco devo ritornare sulle mie orme "scolastiche", che ho appena abbandonato, scrivo subito gli ingredienti.

Mmhh....chiamiamoli...


Fusilli rucola-peperoni: far cuocere in una padella due peperoni rossi, con mezza cipolla tagliata abbastanza fine e l'olio evo, fino a quando non diventano bei morbidi. Volendo si può aggiungere anche un po' di passata di pomodoro o tritare della polpa di peperone per colorare bene la pasta, quando la si condisce. Salare il sughetto e, quando è a fine cottura aggiungere delle foglie di rucola e lasciarle appassire. Cuocere la pasta(fusilli o pasta corta), scolarla e condirla i peperoni. Decorare con qualche fogliolina di rucola fresca e se piace, si può anche aggiungere una spruzzata di germe di grano.


SSL20086
                                                              
Anche se, qui a Cremona, la prima giornata di autunno sembra oggi, questa incantevole stagione ha già portato i suoi deliziosi prodotti. La zucca è una di questi, di colore arancione intenso, vivace, di sapore dolce e singolare. Può piacere o non piacere, e può essere utilizzata per innumerevoli creazioni, sia culinarie, che artistiche. Insomma questo affascinante ortaggio d'autunno è mollto versatile e anche famoso, forse anche perchè è protagonista di Halloween.
Purtroppo, tuttavia, non le abbiamo tutto l'anno e dobbiamo accontentarci di usufluirne solo per alcuni mesi, una ragione in più per preparare delizie...perciò presento...
Gnocchi di zucca:
- 500g di zucca (senza buccia)
- 500g di patate
- 300g di farina
- 1 uovo
- sale
SSL20093Per prima cosa accendere il forno a temperatura non troppo alta, porre in una teglia la zucca ancora con la buccia, ricoprire la teglia con un foglio di alluminio e infornare, fino a quando la polpa della zucca non sarà morbida, dopo di che lasciare raffreddare e toglire la buccia che dovrebbe staccarsi dalla polpa piuttosto facilmente. Nel frattempo far lessare le patate con la buccia (io le ho cotte anche al micronde e sono venute altrettanto buone, per farlo incidere una croce, prima di porle nel micronde), quando saranno cotte, sbucciarle e lasciare intiepidire. Sciacciare la zucca e le patate nello schiacciapatate, unire quindi i due ortaggi con la farina, l'uovo e il sale. Impastare, fino ad ottenere un impasto non troppo appiccicoso, eventualmente aggiungendo un po' di farina. Formare quindi gli gnocchi, come illustato nella ricetta degli gnocchi, utilizzando l'apposito utensile(che non ho idea di come si chiami) per le sriscioline. Disporre gli gnocchi in vassoi infarinati e nel frattempo scaldare l'acqua in una pentola. Quando bolle, buttare dentro gli gnocchi, e cuocerli fino a quando non vengono a galla a sono morbidi, scolarli e servirli caldi con burro fuso e salvia.


La zucca: è ricca di betacarotene, acqua, fibre e  antiossidanti, quali vitamina E e C, che aiutano a combattere l'invecchiamento della pelle. Eè originaria dell'America centrale ed è giunta in Europa con la scoperta dell'america. ne esistono numerose varietà e utilizzabili in cucina sono anche i suoi fiori. 

Già che ci sono, e l'ho scoperto oggi(21/10), aggiungo la ricetta all'iniziativa di Soleluna di raccogliere le ricette con la zucca.


La ricetta di questo polpettone era su un foglio di Donna Moderna di alcuni anni fa, sepolto tra le pagine del Cucchiaio D'Argento ed è stata riscoperta da qualche mese, sperimentata con varie cotture e ha finalmente  raggiunto questo blog.
Infatti ho provato a cuocerlo in forno, nello stampo da plumcake, ma risultava troppo asciutto e secco, ho sperimentato la bollitura e l'esito è stato, direi, più che diverso, la consistenza era più morbida, e il sapore veniva esaltato al massimo.
Riporto ora la ricetta liberamente modificata da quella originale, anche se non di molto.
Polpettone di petto di pollo con fagiolini:
-600 g petto di pollo
-2 uova
- una manciata abbondante di fagiolini lessati
-1/2 cipolla
- grana
- noce moscata
- sale & pepe
- passata di pomodoro
-basilico fresco
- olio EVO
Frullare il petto di pollo con la cipolla, aggiungere in seguito le uova e il grana, con un po' di noce moscata. Salare & pepare. Tagliare i fagiolini a piccole listarelle e unirli al composto di petto. Trasferire il tutto su un foglio di alluminio e formare un polpettone di forma allungata. Richiudere bene l'alluminio e legare il polpettone. Bollire in abbondante acqua per circa 30-40 minuti.
Scolare e lasciare raffreddare.
Fare cuocere in seguito il pomodoro con poco olio EVO e insaporire il tutto con una decina di figlie di basilico e salare.
Servire il polpettone con il sughetto di pomodoro e basilico.


Quindici. Ieri è stata una delle parole più gettonate. Perchè ieri, 12 ottobre 2008, ho compiuto gli anni e ho pure festeggiato....con una piacevole serata al ristorante giapponese, gustando sushi, soba con gamberi e altre delizie orientali. Questo è stato il regalo dei miei genitori, in alternativa alla festa con gli amici, e, almeno per il mio parere ha avuto buon esito. Per mia mamma invece un po' meno, non solo per gli innumerevoli litigi con le bacchette, ma anche per il sapore, molto diverso dal nosto. A mio avviso la cucina nipponica è gustosa, e ho apprezzato l'abbondante uso di verdure ma soprattutto pesce...Mi ha affascinato soprattutto l'atmosfera intima e tranquilla  e le stanze nelle quali si può mangiare seduti per terra e senza scarpe ( anche se non ci sono andata ...uffa)...
Cosa più stabiliante , che quando ho raccontato alle mie amiche sono rimaste scioccate, quando mi hanno servito la soba con gamberi, come decorazione c'era non so cosa di preciso che con il calore del piatto si muoveva, sembravano degli animaletti vivi nel piatto....di grande effetto.
La giornata che ha preceduto l'uscita è trascorsa all'insegna dei compiti, dei parenti che vanno e vengono, delle "paghette", delle fette di torta e ultimo, ma non per importanza dei biscotti appena sfornati che oggi ho portato a scuola e che hanno avuto anche molto successo, perchè ne sono rimaste solo alcune briciole....anche se i baci di dama mi sono venuti tutti afflosciati e piatti e non so il perchè (qualcuno ha una possibile risposta???).
Sabato sera, poi, anche se porta sfortuna, ma io non credo alle superstizioni, ho festeggiato  con una buonissima crostata al cioccolato al latte, la cui autrice mi ha svelato un segreto sulla friabilità della pasta frolla...
Comunque qui di seguito riporto le ricette di ieri, ovvero della crostata alla confettura di pere e cioccolato e i frollini portati oggi a scuola e gustati a merenda con la mia nuova tazza per il tè...



Crostata di confettura alle pere e ciocclato:
- pasta frolla ( penso che vada più che bene qualsiasi ricetta)
- un vasetto diconfettura di pere
- una pera matura
- cioccolato fondente
Stendere parte della pasta frolla in una tortiera imburrata e infarinata, tenendo i bordi piuttosto alti. Riempirla con la confettura di pere e livellarla bene, tagliare la pera a fettine sottili e disporle sulla confettura, infine guarnire con piccoli pezzetti di cioccolato o scaglie. Decorare infine con la pasta frolla rimanente. Infornare a 180° per 30 minuti.











Frollini:
- 500 farina
- 300 burro
- 200 zucchero
- uno o due tuorli
- 1 uovo
- un pizzico di sale
- scorza di limone o vanillina
Amalgamare tutti gli ingredienti fino a formare una pasta compatta. Porre in frigo per qualche ora. Trascorso questo tempo stendere la frolla allo spessore di circa 5 mm e fare i biscotti con delle formine a piacere, stando attenti che  non si attacchino sul piano da lavoro. Porre i biscotti su una teglia ricoperta di carta da forno e infornarli a 180° per 15- 20 minuti o fino a quando non saranno dorati sul fondo. Sfornare e lasciare raffreddare.
I frollini che ho fatto ieri si scioglievano in bocca, gustarli era un momento di godimento.


Questa caratterisica, che secondo me una buona frolla deve avere, l'ho ottenuta mettendo in pratica il segreto svelatomi sabato sera, ovvero quello di sostituire un quarto della  farina con la fecola. Consiglio vivamente di provare questo trucco perchè rende la pasta frolla  friabilissima.


Se qualcuno sa rispondere al mio mistero dei baci di dama afflosciati, ogni consiglio è ben accetto....